Quali sono gli incidenti più diffusi in laboratorio?

L’esperienza di laboratorio di chimica è di per sé un momento cardine: trasferire quanto di buono appreso dai manuali e farne la corrispondente applicazione pratica, fa sì che si tratti di un momento anche di gratificazione dopo la parte teorica.

Tuttavia, è opportuno mantenersi vigili nei comportamenti ed evitare pericolose distrazioni che potrebbero costare caro al singolo interessato e a chi vi sta intorno.

Di seguito riportiamo i 7 incidenti più frequenti che sfortunatamente accadono nei laboratori:

  1. Fuoco: se si ha a che fare con superfici calde è inevitabile cercare di ridurre al minimo la possibilità dello scoppio di incendi. Pertanto, tutto ciò che all’interno dell’ambiente risulti infiammabile occorre che venga scrupolosamente sigillato e stoccato. In tal senso è consigliabile istruire a dovere circa una corretta ispezione dei bruciatori per rilevare tempestivamente eventuali perdite.

  2. Scottature: la distrazione si può pagare sulla propria pelle, specialmente se sprovvisti delle protezioni adeguate. La gravità delle ustioni può variare, ma quelle da laboratorio sono sicuramente tra le più diffuse. Formazione e prevenzione restano le parole d’ordine.

  3. Ustioni chimiche: uno sversamento involontario può costare caro, specialmente se entra in contatto con l’epidermide o peggio ancora con gli occhi. A tal proposito, i dispositivi di protezione individuale che vengono forniti in laboratorio possono fare la differenza: occhiali e guanti protettivi vanno indossati correttamente, così come è opportuno utilizzare i contenitori preposti per le sostanze irritanti.

  4. Tagli e raschiature: poiché dotati di lame, la strumentazione affilata implica per sua natura un utilizzo attento. Parallelamente, surriscaldare eccessivamente il vetro può portare alla sua esplosione con relative schegge: è bene essere scrupolosi anche in fase di smaltimento degli oggetti taglienti.

  5. Contaminazione: igienizzarsi le mani è un suggerimento tanto elementare quanto necessario e utile. Occorre farlo prima e dopo essere entrati in contatto con sostanze estranee e avere cura di proteggersi interamente appositi grembiuli, guanti e occhiali. Imprescindibile la sanificazione delle superfici del laboratorio.

  6. Inalazione: questo tipo di incidente, specialmente all’interno di aree in cui la ventilazione è scarsa, può portare sia ad un semplice mal di testa come ad un ben più preoccupante svenimento. Peggio ancora se le inalazioni sono di cloro gassoso o formaldeide con cui si può mettere a repentaglio la propria vita. La corretta apertura delle finestre, i sistemi di aerazione e di rilevamento sono strumenti utili a evitare spiacevoli circostanze.

  7. Fuoriuscite e sversamenti: di solito sono dovuti alla scarsa osservanza delle misure e alla fretta, sempre sconsigliata all’interno dei laboratori. È bene evitare spostamenti distratti e rapidi ed essere a conoscenza delle precise politiche di pulizia da adottare in caso di perdite: si tratta di incidenti da non sottovalutare specialmente in presenza di liquidi infiammabili o caustici.
Torna al magazine