L'impatto del COVID sull'industria chimica

La pandemia ha avuto un grande impatto sull'industria chimica, influenzando le tendenze già in atto, a volte in modi sorprendenti, come illustrato da un recente studio pubblicato dalla società Deloitte. Le comunità e le aziende hanno dovuto invertire i propri piani per adattarsi a condizioni in continuo mutamento.

"I tempi stanno cambiando”

Come ci si potrebbe aspettare, l'impatto sul settore chimico è tanto vario quanto il settore stesso.

Tra le tendenze più significative:

  • Crescita della capacità di produzione di prodotti chimici:
    un trend significativo perché l'aumento della domanda ha costretto i produttori di prodotti chimici globali e gli operatori integrati di petrolio e gas ad acquisire costantemente nuove capacità produttive. Tuttavia, diversi progetti e flussi di capitale antecedenti alla pandemia sono stati ritirati, ma non è detto che alla fine dell’emergenza sanitaria i vecchi progetti non possano tornare in auge.
  • Transizione energetica accelerata:
    la domanda di elettricità è diminuita a causa dei lockdown applicati dai governi, eppure la produzione totale da fonti rinnovabili è rimasta ai livelli precedenti alla crisi, con prezzi bassi dell’elettricità. Tutto lascia presupporre a una decisa accelerazione della transizione elettrica già in corso.
  • Preferenze dei consumatori per prodotti sostenibili:
    nel complesso, la pandemia ha accresciuto la consapevolezza della stretta relazione tra salute umana e salute del pianeta, portando così a una continua spinta dei consumatori verso prodotti sostenibili.
  • Preoccupazione della società per le questioni ambientali: i dirigenti del settore chimico hanno capito che per avere il sostegno dei consumatori è necessario ridurre le emissioni di carbonio, uno dei principali fattori alla base della transizione verso un futuro sostenibile a basse emissioni di carbonio.

In ottica prospettica invece, lo studio evidenzia come le aziende del settore chimico debbano continuare a sviluppare tre competenze chiave.
La pandemia ha rivelato la fragilità delle catene di approvvigionamento globali, portando molte aziende a esplorare catene di approvvigionamento più "locali". L'industria chimica ha risposto con grande agilità a queste sfide e sarà probabilmente chiamata a farlo di nuovo in futuro. Le aziende che sono in grado di riorganizzare rapidamente le linee di produzione e adattarsi senza problemi all’ecosistema potrebbero godere di enormi vantaggi competitivi.
La seconda competenza è la “variabilizzazione” dei costi (agilità in risposta al bisogno). Ad esempio, la capacità di espandere rapidamente la produzione e la forza lavoro in risposta a una situazione instabile. La necessità di razionalizzare le operazioni e aumentare l'agilità operativa continuerà probabilmente ad essere importante anche in futuro.

Infine, i continui progressi nella digitalizzazione delle operazioni potrebbero aumentare la competitività delle aziende. La capacità di sondare il mercato con tecniche moderne, applicando l'intelligenza artificiale e altre tecnologie al processo decisionale potrebbe ridurre i tempi di risposta ai cambiamenti critici del mercato.

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